MAI ACCADUTO NELLA STORIA DELLA CITTÀ CHE, IN SOLO COLPO, VENISSERO INDAGATI SINDACO ED INTERA GIUNTA
“Il garantismo è un sacro principio, sempre e comunque e non ci appartiene il linciaggio preventivo verso avversari politici indagati, neanche nei confronti di chi spesso si è distinto per un’irrefrenabile ed esasperata forma di giustizialismo”.
Alla giustizia il compito di verificare la presenza del reato.
Nessuno, però, osi imporre e pretendere la sospensione di una legittima valutazione politica da parte della minoranza su una vicenda dai contorni poco chiari.
L’indagine aperta dalla Procura della Repubblica di Lecce a carico del Sindaco Mellone e di tutti gli Assessori della sua Giunta, di sicuro non ci sorprende. Fin dall’inizio della “guerra amministrativa” intrapresa da Mellone contro la ditta Borgia, per quanto attiene all’illuminazione votiva, abbiamo più volte rimarcato come la stessa fosse contraddistinta sia da scarsa trasparenza, sia da un enorme dispendio di soldi pubblici. I neretini, infatti, oggi pagano un canone leggermente inferiore da un lato, mentre dall’altro sono costretti a pagare (tramite le tasse comunali) gli oltre 120.000 euro spesi da Mellone e i suoi per una battaglia che si è rivelata una farsa sulla pelle dei contribuenti, con l’appalto prima revocato e poi ri assegnato alla ditta Borgia.
Ovviamente siamo garantisti (non come il Sindaco Mellone, a singhiozzi e a seconda delle persone investite dalle inchieste giudiziarie) e confidiamo nel lavoro della magistratura, ma non possiamo non sottolineare come nella storia della Città di Nardò non si sia mai verificato che, in un solo colpo, un Sindaco e l’intera Giunta Municipale venissero indagati per abuso d’ufficio.
I Consiglieri Comunali di opposizione
Lorenzo Siciliano
Paola Mita
Daniele Piccione
Giancarlo Marinaci
Carlo Falangone
Roberto My