“È vergognoso che i signori di palazzo da oltre due ore stiano ignorando centinaia di persone, con un caldo pazzesco, non avendo il coraggio di presentarsi e di metterci la faccia”. Ma, alla fine, giunge l’ultima arrivata: Bernaddetta Marini, assessore da poche settimane. Gettata nella mischia ad affrontare (senza colpe, se non quelle politiche del gruppo Lega cui appartiene. E nemmeno molta conoscenza dei fatti e del percorso col quale si è giunti fino ad oggi) una situazione quasi ingestibile. L’assessora lasciata da sola lascia pensare solo ad una cosa: un dietro-front imminente, come già accaduto con la ditta Borgia al camposanto e l’impianto rifiuti a Pendinello.
“Siamo in Comune, al fianco di commercianti, residenti e cittadini esasperati da questo regolamento del centro storico imposto da Mellone e i suoi. Da poco è stata occupata l’aula consiliare. È vergognoso che i signori di palazzo da oltre due ore stiano ignorando centinaia di persone, con un caldo pazzesco, non avendo il coraggio di presentarsi e di metterci la faccia.
Dov’è il Sindaco di tutti? Dove si sta nascondendo? Perché ha paura di confrontarsi con i suoi concittadini? Nardò sarà sempre libera e democratica e noi lotteremo perché non diventi mai l’appartamento privato di qualcuno che crede di poter fare e disfare a proprio piacimento sulla testa dei neretini, calando dall’alto provvedimenti deleteri per la vita quotidiana delle persone, dei lavoratori, delle attività commerciali”.
