Mercoledì mattina, dopo questa notizia apparsa sulla stampa, in Comune molta concitazione tra un assessore ed un dirigente. Si alzava la voce, anche nei corridoi. Il problema delle posizioni organizzative, infatti, era inatteso e rischia di bloccare diverse situazioni. Una grana, insomma.
Arriva la vera prima grana per l’Amministrazione comunale: 110 dipendenti, in assenza di risposte, il 4 luglio avvieranno le procedure per lo stato di agitazione, anticamera dello sciopero generale dei servizi. Ma da subito si rischia il blocco totale degli uffici a causa delle cosiddette posizioni organizzative.
COMUNICATO_ASSEMBLEA_DIPENDENTE_COMUNE_DI_NARDO
Lunedì scorso si è tenuta, nell’aula “Capone” del Comune di Nardò, l’assemblea del personale convocata dalle Rappresentanze sindacali unitarie, alla presenza dei responsabili delle segreterie provinciali Uil Fpl e Fp Cgil.
Durante l’assemblea sindacale, che ha visto la partecipazione di gran parte del personale in servizio, è stata presentata ai dipendenti la bozza di parte sindacale del nuovo contratto decentrato del Comune di Nardò. Le segreterie provinciali Cgil, Cisl, Uil e Csa, nel mese di novembre 2018 avevano già inviato al Comune la piattaforma contrattuale decentrata era al fine far procedere l’Amministrazione comunale all’approvazione del Contratto decentrato. Senza però avere nessun riscontro fino ad oggi.
Durante l’assemblea, i rappresentanti delle segreterie provinciali e le Rsu hanno spiegato alcuni aspetti in cui l’Amministrazione comunale, ad oggi, risulta inadempiente, precludendo di fatto tutto l’impianto contrattuale rispetto ai seguenti punti: Mancata costituzione del Fondo delle risorse decentrate; approvazione del Contratto decentrato; Rinnovo delle posizioni organizzative; Progressioni orizzontali economiche e giuridiche dei dipendenti. La mancata costituzione del Fondo delle risorse non permette il rinnovo del contratto e di conseguenza l’impossibilità del rinnovo delle posizioni organizzative che già da questo mese non godranno dell’indennità di posizione ed, in più, risulterà per loro impossibile sottoscrivere alcun documento di responsabilità, in quanto rischierebbero azioni penali. In poche parole, c’è un altissimo rischio che si blocchi la macchina amministrativa dei pubblici uffici.
L’assemblea, all’unanimità, ha deliberato l’invio di una formale diffida all’Amministrazione intimandole di avviare le procedure di contrattazione entro 15 giorni al fine di approvare la nuova contrattazione con la relativa costituzione del Fondo, entro il 30 giugno 2019.