Domani, sabato 18 maggio, è la Giornata Internazionale dei Musei e il Museo della Preistoria di Nardò ha organizzato Cultura connessa, un percorso tematico attraverso i principali snodi culturali del centro storico.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Nardò e con il contributo della Biblioteca “Achille Vergari”, Museo Civiltà Contadina e Tradizioni Popolari, Museo della Città e del Territorio e Museo della Speleologia e del Sottosuolo.
I luoghi della cultura sono centri di conoscenza e nodi di una maglia di saperi del territorio, da cui è possibile partire e in cui interagire per la costruzione di nuove prospettive. Il museo, che raccoglie la tradizione e i saperi delle comunità di riferimento, è chiamato a trovare modi contemporanei di interpretare la tradizione e le sue prospettive, per restituire gli stessi come patrimonio di memoria comune, condivisa e inclusiva.
La partecipazione al percorso è gratuita e sono disponibili 40 posti. La prenotazione è obbligatoria al numero di telefono 349 679 9790. Il ritrovo è fissato alle ore 17 presso la Biblioteca “Achille Vergari”. Proprio qui è in programma Intervista di Italo Calvino all’Uomo di Neanderthal, una lettura animata a cura della responsabile Santina Dell’Anna, e da qui partirà un percorso nel centro storico neretino a cura dell’architetto Giovanni De Cupertinis. Al Museo della Preistoria gli archeologi del Museo racconteranno l’evoluzione del territorio e la vita degli uomini che durante la preistoria frequentarono l’attuale Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Al Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari ci sarà invece un percorso nella fedele ricostruzione degli ambienti domestici del nostro recente passato in cui gli oggetti di uso quotidiano, spesso oggi sconosciuti, trovano nuovamente la propria memoria perduta. Dal Museo della Città e del Territorio partirà una visita all’interno del castello Acquaviva, alla scoperta delle funzioni differenti assunte dal monumento nel corso dei secoli. Nato come struttura difensiva tra il XV e gli inizi del XVI secolo, in seguito diventa dimora degli Acquaviva e dei Personé, poi sede degli uffici comunali e infine luogo della cultura. Infine al Museo della Speleologia e del Sottosuolo è in programma un percorso curato dal Gruppo Speleologico Neretino per conoscere l’affascinante mondo del sottosuolo e i suoi delicati equilibri. Alle 21:30 Cultura connessa si concluderà nel cortile del castello con una degustazione di prodotti tipici locali a cura di “La vetrina del Gusto” e “La Dispensa del Salento”.
Ogni anno dal 1977 Icom (International Council of Museums, cioè l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali) organizza a livello mondiale la Giornata Internazionale dei Musei, selezionando di volta in volta un tema specifico. I musei programmano eventi e attività inerenti al tema prescelto e coinvolgono il proprio pubblico, evidenziando l’importanza dei musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo. La Giornata Internazionale dei Musei 2019 si concentra proprio sul nuovo ruolo dei musei come attori attivi nelle loro comunità di riferimento.
“È una giornata in cui mettiamo in connessione i nostri contenitori museali – dice l’assessore con delega ai Musei Mino Natalizio – seguendo un itinerario che attraversa la storia della nostra città, la cultura del territorio, le tradizioni e i costumi della comunità. Un’esperienza che si preannuncia bellissima, una vera e propria festa per i nostri musei, la cui importanza nel tessuto sociale e culturale sta crescendo, vista la tendenza a funzionare come hub culturali in cui creatività e conoscenza sono affiancate e dove i visitatori sono non più spettatori passivi, ma protagonisti”.
“Questa – aggiunge l’assessore alla Cultura Ettore Tollemeto – è un’occasione imperdibile per approfondire la conoscenza della città. Un bellissimo percorso a tappe in cui la cultura è la grande protagonista e in cui i nostri musei sono straordinarie “vetrine” di vicende, luoghi, persone del nostro passato. Ma questo passato, queste “memorie”, devono essere fondamenta di una prospettiva in grado di migliorare il mondo e le società in cui viviamo”.