Due furti a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, entrambi in zone centrali della città. Collegandoli tra loro potrebbe essere possibile capire chi è la “l’informatore” che conosceva le abitudini di entrambe le famiglie prese di mira.
Il primo a verificarsi è probabilmente quello di via Unità d’Italia, non distante dalla “villa” di via XX Settembre. I delinquenti, sicuramente più d’uno, si sono introdotti in una abitazione rompendo la serratura del portone d’ingresso. Poi sono saliti al primo piano facendo razzia di ori e altri oggetti di valore. Hanno portato via anche elettronica di valore. Ad accorgersi dell’accaduto la figlia adolescente che è rientrata a casa ed ha trovato le camere sottosopra. Per questo, considerata l’ora tarda, ha chiamato la madre chiedendo il motivo di tutto quel disordine.
I genitori, rientrati immediatamente a casa, hanno trovato la ragazzina 13enne in lacrime per lo spavento. Che si è raddoppiato quando l’anziana suocera ha riferito che da una porta di comunicazione interna stavano entrando anche in casa sua. Le i, credendo che fossero i familiari, ha dato voce chiedendo più volte “chi è?” e probabilmente, e inconsapevolmente, ha messo in fuga i malviventi. Soggetti che sicuramente erano a conoscenza delle abitudini dei residenti.
Altro tentativo di furto è avvenuto in via Ingusci, a pochissima distanza dagli uffici comunali dell’anagrafe e stato civile. Anche in questo caso l’orario è simile (intorno alle 21.30) ma i ladri hanno tentato di rubare in una abitazione al pianterreno. In questa vicenda è stato il rientro anticipato del figlio dei proprietari, un giovane che vive al primo piano del villino, a far fuggire i malintenzionati. Resta la preoccupazione per questi episodi che, per la verità, in questo periodo appaiono isolati ed effettuati dalla stessa “mano”.