RIZZO LATERALE
RIZZO LATERALE

CASTELLINO “SE CONTAMINAZIONE SARÀ CONFERMATA, GESTORE OBBLIGATO A BONIFICA”

24
MANIERI

L’assessore all’Ambiente Mino Natalizio interviene sulla decisione del Tar Lecce che, a seguito di un ricorso della Mediterranea Castelnuovo 2 (società che gestisce la ex discarica di Castellino), ha riconosciuto la correttezza scientifica dei campionamenti effettuati da ARPA Puglia nel 2014 presso il sito in agro di Nardò.

MATTIA BANNER 3

“Condividiamo la soddisfazione del direttore di ARPA Puglia Vito Bruno – spiega – al quale va anche la nostra gratitudine per il lavoro svolto dall’Agenzia. Ora attendiamo i risultati degli ultimi campionamenti effettuati da ARPA nell’ambito del piano di caratterizzazione, che dovrebbero pervenire a giorni, che consentiranno finalmente alla Regione Puglia di convocare la conferenza di servizi necessaria a chiudere la Fase 2 del piano di caratterizzazione stesso. Naturalmente, se i risultati di tali campionamenti dovessero confermare la contaminazione del sito e dell’area circostante la ex discarica di Castellino, a seguito di questa sentenza del Tar Puglia non ci sarebbero più dubbi circa l’obbligo della Mediterranea Castelnuovo 2 a provvedere alla bonifica degli elementi inquinanti.

Di più – prosegue l’assessore all’Ambiente – una volta concluso l’iter del piano, la stessa società dovrà provvedere alla messa in sicurezza e garantire la post gestione della ex discarica. Obbligo questo a cui il gestore deve ottemperare per forza di legge e a cui gli enti preposti potranno sostituirsi in danno in caso di inottemperanza. Questa procedura è stata concordata con la Regione Puglia e con i suoi rappresentanti istituzionali, oltre che ovviamente con i funzionari, e c’è sul tema un dialogo continuo, visti i numerosi tavoli di natura tecnica che si sono tenuti in questi mesi. Ogni altra procedura di cui qualcuno parla risulta frutto di fantasia e utile solo a creare confusione nei cittadini, la cui unica volontà, è quella di vedere messa in sicurezza e post gestita correttamente una discarica che ha ammorbato Nardò per anni”.