L’applauso che il PalaMaggiò tributa agli uomini di coach Quarta è la fotografia del match. La Frata “Andrea Pasca” Nardò ci prova fino alla fine, spaventa la quotata Juvecaserta (che aveva chiuso al comando la regular season del girone D), ad un certo punto la stacca e non molla sino alla sirena finale. Termina 86-78 per i bianconeri di coach Oldoini un match incerto, spettacolare e ben giocato da entrambe le compagini.
In un vibrante PalaMaggiò l’avvio dei granata non è dei migliori. Subito 10-0 per i bianconeri, poi Visentin è il primo granata a sporcare la retina. Siamo sul 13-7 quando, a metà primo quarto, dopo cinque giornate consecutive di stop per infortunio, si rivede in campo tra i padroni di casa Hassan. Ma è Ingrosso a salire in cattedra piazzando la bomba del 15-12, prima che il solito Ranuzzi ricacci Nardò sul -5. Sulla sirena ci prova Drigo con una preghiera, niente da fare: un ottimo Toro chiude sotto di 3, 20-17 dopo i primi 10′.
Al contrario del primo quarto, è la Frata Nardò a recitare un ruolo da protagonista in avvio dei secondi 10′ portandosi sul 20-23: poi si scatena Petrucci dal perimetro, ma è armato anche Provenzano che piazza una tripla che infiamma gli oltre 100 tifosi neretini al seguito. Nardò prende coraggio mentre Visentin continua a farsi valere sotto canestro. Il Toro di coach Quarta gira a meraviglia: Ingrosso da tre è ancora letale e a metà secondo quarto il parziale è di 25-29. Si vede anche Razzi in luogo di Bjelic(gravato di tre falli) e non impiega troppo tempo ad iscriversi a referto. Zampolli la mette dentro sulla sirena: è una Frata Nardò clamorosa! Al PalaMaggiò si va all’intervallo sul 35-44.
Al rientro gli ospiti si portano con Zampolli anche sul +10 ma la Juvecaserta resta in scia, sospinta da un PalaMaggiò infuocato. Gli 1vs1 di Ciribeni pungono spesso la difesa granata e i bianconeri rimontano azione dopo azione, il ferro non sorride più al Toro: non c’è sosta, Sergio firma il sorpasso, Ingrosso il controsorpasso. Gli ospiti rispondono colpo su colpo. Pasqualin, però, gela i tifosi neretini sulla sirena: 64-63 al termine del terzo quarto.
Qualche fischio discutibile permette ai bianconeri di allungare nell’ultimo quarto: Juvecaserta tiene il naso avanti e si porta a +6 a 6’45” dal termine. Petrucci è implacabile dagli 8 metri, ma Bjelic risponde da ancora più lontano per un Toro che non muore mai e si riporta a -1. La bomba di Ciribeni, a 38″ dal termine, spegne la Frata Nardò: 84-76 che si trasforma nell’86-78 finale.
Il primo round va dunque a Juvecaserta, il ritorno giovedì 2 maggio (ore 20:30) al Pala “Andrea Pasca”. Al Toro resta la consapevolezza di aver disputato una partita maiuscola e di potersela giocare contro chiunque. Chiunque, anche una delle maggiori indiziate al salto in A2, come appunto Caserta. Gli applausi dei tifosi neretini e di tutto il PalaMaggiò, caldo ma corretto, sono come un cioccolatino a stomaco vuoto. Dolce, certo, ma non abbastanza per sentirsi sazi.