Carissimi figli amati nel Signore,
anche quest’anno la liturgia, memoriale perenne della salvezza, ci invita a vivere i giorni santi della grazia, in cui il genere umano è stato redento dal peccato e dalla morte.
Siamo chiamati, come famiglia di Dio pellegrina lungo la storia, ad entrare nell’ “ora” di Gesù, l’ora del Crocifisso, del Sepolto e del Risorto, l’ora gloriosa che “segna la sconfitta dell’antico avversario e l’evento stupendo della nostra redenzione” (Prefazio della Passione II).
La risurrezione del Figlio di Dio costituisce davvero un evento stupendo, mirabile: è la luce del Signore che irrompe nelle nostre tenebre; è la vita di Dio capace di far risorgere ogni nostra situazione di morte; è la grazia che ci ristabilisce nella dignità di figli.
Per questo, S. Ambrogio di Milano esclama estasiato: “Può esserci prodigio più grande: che la colpa cerchi la grazia, la carità liberi dal timore, la morte ridoni la vita nuova?” (Inno di Pasqua II).
La Pasqua di Gesù intende risvegliare e muovere le nostre coscienze al bene, ad una vita sempre più conforme al Vangelo, nella certezza che solo nella volontà di Dio può risiedere la nostra gioia (cfr. Salmo 118).
E’ vero, sono ancora tante le sofferenze e le ferite che rischiano di paralizzare il cammino, che bloccano, o comunque frenano un impegno serio e responsabile.
Il cristiano, però, come l’Apostolo, sa a chi ha creduto e continua a credere, nella consapevolezza che l’Amore di Dio ha già vinto, che questo Amore misericordioso è più potente di ogni umana miseria e difficoltà.
Desidero, pertanto, nella luce sfolgorante della vittoria pasquale di Cristo, rivolgere il mio pensiero anzitutto a voi, fratelli presbiteri, affinchè vi lasciate sempre più toccare dalla novità del Risorto, per un cammino ancora più intenso di santità personale e a beneficio delle comunità a voi affidate.
A voi responsabili della vita sociale e politica del nostro territorio diocesano, l’invito a continuare, con forza e senza compromessi, a promuovere il bene comune, la dignità di ogni persona, soprattutto dei più poveri, nella certezza che solo una vita donata è davvero una vita risorta e che solo “una politica saturata di eticità” (don Luigi Sturzo) è un servizio inestimabile al vero progresso.
Tra poco più di un mese saremo chiamati ad esprimere la nostra preferenza attraverso il voto per il rinnovo del Parlamento europeo: invito tutti ad agire seguendo i dettami della retta coscienza: è importante, infatti, il contributo di ognuno affinchè l’Europa nel suo governo centrale e, di riflesso, le nostre città, siano autentici luoghi di convivenza civile, di rispetto e di accoglienza di ogni persona, senza alcuna discriminazione, indegna del cristiano e dell’uomo di buona volontà.
Saluto voi, carissimi giovani e vi ringrazio, perché con la vostra freschezza e ricerca di senso, spronate sempre noi adulti a non sentirci mai appagati o chiusi nelle nostre false sicurezze, ma ad essere cercatori appassionati ed instancabili della verità, del bene, dell’amore, che per noi hanno un volto e un nome: il Crocifisso-Risorto. A tutti voi auguro di fissare sempre lo sguardo su questo volto, l’unico in grado di donare pienezza di gioia.
Un pensiero colmo di affetto a voi che vivete nella sofferenza, poveri, ammalati, anziani, quanti avete perduto la speranza e la pace: voi siete, come ha detto Papa Francesco, “la carne ferita di Cristo”, la ripresentazione del suo mistero di passione e di amore. Lo Spirito Santo, dono pasquale del Cristo vivente, vi doni la certezza del sostegno costante del Signore e vi faccia sperimentare tanta solidarietà da parte dei fratelli.
Pasqua è “la festa dei macigni rotolati”, così amava insegnare il carissimo don Tonino Bello.
A tutti voi, amati figli della nostra Chiesa locale, auguri con tutto il cuore, perché possiate vivere a partire da Cristo e in Lui trovare il tesoro prezioso, allontanando, con il suo aiuto, ogni macigno dal cuore e dalla vita.
Vi raccomando tutti al Signore e anche voi pregate per me, vostro pastore e per tutta la nostra bella Chiesa di Nardò-Gallipoli. In occasione della Santa Messa Crismale ho indetto la prima Visita pastorale, che, a Dio piacendo, prenderà avvio all’inizio del prossimo anno. Si tratta di un’occasione di incontro, di confronto, di ricerca comune della volontà di Dio, in cui ci metteremo in ascolto dello Spirito per dare nuovo slancio alla nostra azione ecclesiale e per ricevere nuova energia per l’annuncio del Vangelo a tutti, soprattutto ai lontani e alle famiglie. Vi ringrazio sin da questo momento per la vostra collaborazione e per la disponibilità con cui mi accoglierete.
Per intercessione della Madre del Risorto e dei nostri Patroni Gregorio e Agata, il Signore vi benedica e vi custodisca nel suo amore.
Buona e santa Pasqua!
+Fernando Filograna
Vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli