VITTORIO BODINI E IL BAROCCO ACCORCIANO LE DISTANZE CON NOTO

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MANIERI

L’assessore al Turismo e alle Attività Produttive Giulia Puglia ha partecipato a Tra Sicilia e Salento: barocco del Sud, un seminario che si è tenuto in Sicilia, a Noto (Siracusa), per iniziativa dei docenti di Letteratura Italiana Contemporanea Dario Tomasello (Università di Messina) e Antonio Lucio Giannone (Università del Salento). La presenza dell’assessore Giulia Puglia e anche del suo omologo di Noto, Giusi Solerte, si inquadrano nel patto di amicizia che le città di Nardò e Noto hanno deciso di sottoscrivere, al quale il seminario ha offerto spunti molto importanti.

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Il progetto di Tomasello e Giannone ha l’obiettivo di incrociare esperienze e poetiche di un Sud nello stesso tempo carnalmente concreto quanto fecondamente immaginifico. Ne è dimostrazione evidente proprio il barocco, condizione della mente e del cuore più che stagione culturale del Paese. Il seminario è in forma itinerante (la seconda tappa sarà a Nardò nel prossimo autunno) e prevede l’intervento di studiosi salentini e siciliani. La riflessione “incrocia” figure fondamentali della cultura come Carmelo Bene, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Andrea Camilleri e Vittorio Bodini. Non a caso, Vittorio Bodini richiama la città di Nardò perché da circa due anni il castello Acquaviva d’Aragona ospita la mostra permanente dedicata al poeta e traduttore e il centro studi che porta il suo nome, di cui il professore Lucio Giannone è componente del consiglio direttivo e del comitato scientifico.

Perché un “gemellaggio” tra Nardò e Noto? Noto è conosciuta come la capitale del Barocco, il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco, nel proprio territorio ospita siti archeologici di pregio e riserve naturali importanti. Inoltre, come accaduto per Nardò, Noto ha ottenuto negli ultimi anni il prestigioso riconoscimento delle 5 Vele di Legambiente, a riprova delle efficaci politiche di tutela, fruizione e valorizzazione dell’ambiente messe in campo dai rispettivi territori. Entrambe le città stanno conoscendo una forte espansione del settore turistico, potendo contare anche sulla vicinanza al mare, sui prodotti tipici e sulla grande tradizione enogastronomica (soprattutto il vino). Le città di Noto e Nardò sono conosciute anche per essere location privilegiate di numerosi film per il cinema e la tv, alcuni dei quali realizzati dai più grandi maestri del panorama italiano e internazionale. Infine, la musica con una vera e propria cultura della valorizzazione, che a Noto come a Nardò, punta a riscoprire il patrimonio della tradizione.

“Grazie all’opera di letterati e artisti salentini e siciliani del Novecento – dice Giulia Pugliaè possibile rintracciare altri, nitidi, punti di contatto tra Nardò e la meravigliosa Noto. Con questo seminario abbiamo di fatto avviato il percorso del patto di amicizia, per la prima volta oltre i documenti ufficiali e i meri passaggi burocratici. In questi giorni ho toccato con mano le tante cose in comune che la nostra città ha con Noto, dal barocco al mare, dal vino al cinema. Devo dire che peculiarità come il barocco o figure come Bodini consentono di accorciare letteralmente la distanza fisica che abbiamo con una città e una terra davvero magiche. Un intenso rapporto di collaborazione non potrà che farci bene, soprattutto sul fronte turistico e della fruizione del patrimonio”.