Il Consiglio comunale ha approvato oggi il progetto definitivo delle reti fognarie a Sant’Isidoro, Torre Squillace, Santa Caterina, Santa Maria al Bagno, la cui realizzazione era prevista dal protocollo firmato nel 2015 tra la Regione Puglia e il Comune di Nardò. Un accordo, com’è noto, che l’amministrazione Mellone ha deciso di “sconfessare” nella parte in cui prevedeva lo scarico in mare dei reflui attraverso una condotta sottomarina, sulla base di una vecchia e ormai inadeguata concezione della gestione dei reflui. Salvaguardando proprio i contenuti relativi al finanziamento (9 milioni e mezzo di fondi Por Puglia 2014-2020 Asse VI “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” Azione 6.3) della rete fognaria nelle marine, un’opera infrastrutturale attesa da molto tempo.
Il progetto è stato redatto da Aqp e prevede un sistema di collettamento indipendente a servizio delle marine in grado di condurre i reflui direttamente al depuratore senza interconnessione e sovraccarico idraulico della rete esistente a servizio dell’abitato di Nardò. Nel dettaglio, si realizzeranno tronchi di fognatura elementare per la rete di Santa Caterina, due impianti di spinta su via Emanuele Fiiliberto e un vano destinato a ospitare un gruppo elettrogeno a servizio dei due impianti. Sarà potenziato inoltre l’impianto esistente a Santa Maria al Bagno e saranno realizzati un collettore sulla s.p. n. 112 detta “tarantina” e un collettore fognario in via Delle Rose. L’approvazione del progetto implica un vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate.
Nel corso della stessa seduta, inoltre, il Consiglio ha nominato per il prossimo triennio il nuovo Collegio dei Revisori dei Conti, che sarà composto da Oronzo Castellana (presidente), Michele De Chirico e Michele Pappalardo, individuati a seguito di sorteggio presso la Prefettura di Lecce, così come prevede la legge.
Infine, il Consiglio comunale ha accolto la proposta di don Agostino Lezzi, parroco della parrocchia San Francesco di Paola, di donare al Comune l’impianto di illuminazione posto sul sagrato antistante la chiesa (piazzetta don Antonio Giaracuni), costituito da quattro pastorali con due lampioni ciascuno. Un impianto ultimato di recente dalla stessa parrocchia.