Si chiama Fuoco e Coscienza – Percorsi possibili dell’ulivo il progetto artistico ospitato sino al 20 marzo al castello Acquaviva d’Aragona, frutto del lavoro di Renzo Durante, Stefano Bergamo, Daniele Bianco e del Laboratorio artistico “Fattizze d’Arneo”. L’idea è contribuire in qualche modo a difendere e a salvare gli ulivi dal dramma della Xylella ridando una seconda vita al legno d’ulivo, a tronchi e rami aggrediti dalla malattia o potati. Accanto ai tentativi in atto nei campi, nei laboratori e nei centri di ricerca, la convinzione di questi artisti è quella di elaborare forme e immagini dal legno d’ulivo strappandolo magari a un prematuro destino del camino e del fuoco. Forme plastiche, sculture, immagini oniriche e visionarie, bestie e uccelli nei profili dei tronchi e nei rami, nelle venature e nelle cortecce, diventano la “nuova vita” degli alberi. Recuperare a fini artistici e artigianali quanto più legno d’ulivo possibile, è necessario e doveroso, oltre che essere straordinariamente divertente, stimolante, creativo e alla portata di ragazzi, adulti, anziani, creativi, studenti.
Il progetto va oltre i confini formali dell’arte, perché è anche un grido d’allarme sul fenomeno del disseccamento degli ulivi. Esattamente, sono opere che fungono da stimolo e da provocazione per chi ha a cuore la rinascita degli amici millenari del Salento e della Puglia. La Xylella è un dramma epocale per il territorio, che sta perdendo uno scrigno di secolare memoria e tradizione. La terra d’Arneo, peraltro, luogo simbolo del Salento contadino che non si arrende, continua a pensare a nuovi “germogli”, a nuove visioni dei luoghi, a una rinascita fondata sulla resilienza. In questo contesto, Fuoco e Coscienza diventa una riflessione condivisa e plurale sul futuro del paesaggio.
Il progetto è patrocinato dal Comune di Nardò. L’accesso e la visione delle opere è possibile (sala esposizioni del castello, piano terra) nei giorni di lunedì, giovedì e sabato dalle ore 17 alle 19 e di domenica dalle ore 10 alle 12.