Furto ben organizzato, consumato in una abitazione nei pressi di via Pilanuova.
I delinquenti entrano in casa e lavorano a lungo adoperando persino la fiamma ossidrica che si sono portato appresso. Riescono così ad aprire la cassaforte incassata nel muro e vanno via con l’intero bottino.
E’ successo in pieno centro, a Nardò, ma in una appartamento non posizionato su una via di passaggio, poco distante dalla lunga e frequentata via Pilanuova. I fatti si sono svolti nel tardo pomeriggio quando alcuni soggetti non ancora identificati si introdotti, con un borsone al seguito, in una casa, forzando il portoncino dell’ingresso principale dell’abitazione.
I proprietari, due impiegati di mezza età, erano fuori e sarebbero mancati per l’intera serata. I malviventi, dunque, sapevano bene che non avrebbero avuto intralcio e che i padroni di casa non sarebbero rientrati. Avevano avuto documentate informazioni.
I ladri, dunque, hanno prima rovistato in armadi, cassetti e mobili alla ricerca di denaro o oggetti di valore. Poi sono passati al pezzo forte: una cassaforte occultata e incassata dentro un muro. Hanno tirato fuori bombole e cannello e si sono messi al lavoro. Si presume che siano rimasti dentro l’edificio per almeno un’ora durante la quale hanno avuto il tempo di aprire la cassetta di sicurezza e portar via tutti i gioielli che vi erano contenuti. Il bottino, in oggetti d’oro e pietre, ammonterebbe a qualche migliaio di euro. Sul fatto indagano gli investigatori ai quali è giunta la denuncia dell’accaduto, scoperto molte ore dopo quando i proprietari sono rientrati in casa.
Il ricorso alle immagini di videosorveglianza, che non sta dando per nulla i suoi frutti negli ultimi tempi perché i delinquenti si sono fatti più scaltri, sarà effettuato ma potrebbero essere decisive le attività di indagine finalizzate a scoprire chi conosceva così bene le abitudini della famiglia.