ELEZIONI PROVINCIALI: “UNA VITTORIA DI PIRRO”

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MANIERI

Le elezioni recenti del Presidente della Provincia passate ai più inosservate sono state un pubblico e dichiarato banco di prova della morte della sinistra e del consolidarsi di un trasformismo diffuso a valore politico se non etico di un ceto politico senza programmi. L’elezione a Presidente della Provincia del sindaco di Gallipoli Minerva, esponente del Pd e “pupillo” del Presidente della Regione Emiliano salutata come un evento epocale dai dirigenti del CentroSinistra altro non è che una vittoria di Pirro. Una vittoria “inquinata” dai voti del fascista, amico di CasaPound Mellone.

Fa specie vedere la fotografia di Minerva che, dopo aver salutato i suoi sostenitori con il pugno chiuso, abbraccia disinvoltamente un fascista. E fa specie vedere un “fascista” abbracciare e dichiarare di aver votato un sinistrorso perché “simpatico”. E’ vergognoso osservare come i “leghisti” neretini Vaglio, Dell’Angelo Custode e Alemanno dopo aver votato il “compagno” Minerva continuino a rimanere nel CentroDestra.

Ma tant’è. Mellone e suoi li abbiamo conosciuti. Lui,loro vogliono “andare oltre”. E per “andare oltre” giocano su tutti i tavoli. Per il momento Mellone è andato fuori dal CentroDestra che dopo avergli rifiutato la candidatura alla presidenza della Provincia lo ha “cacciato” avendo ben compreso la sua totale inaffidabilità politica. Avvilisce e sconcerta leggere il consigliere regionale Abaterusso dichiarare che “le foto con i fascisti li danno il voltastomaco” riferendosi alla fotografia di Minerva e Mellone.

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Abaterusso dimentica che è uno dei grandi sostenitori del Presidente Emiliano sponsor di Mellone? Avvilisce e sconcerta vedere come gli esponenti del PD neretino e di LEU abbiano festeggiato anch’essi l’elezione di Minerva senza proferire parola. Prove tecniche di future alleanze? Ambiguo ed equivoco il comunicato dei Consiglieri di opposizione Falangone, Marinaci, My, Piccione e Siciliano che nel commentare l’abbandono della maggioranza melloniana da parte della Consigliera Mita di Forza Italia si auspicano che altri seguano l’esempio della consigliera Mita “per dialogare e costruire insieme una alternativa credibile, coesa e seria…”. Alla Consigliera Mita la nostra solidarietà per le intimidazioni che avrebbe ricevuto dopo la sua uscita dalla maggioranza Mellone.

Ma senza ipocrisia ricordiamo che la consigliera Mita ha condiviso, ad oggi, tutte le scelte di Mellone, una su tutte la cementificazione della Sarparea. Bene farebbero i consiglieri di opposizione a chiarire il loro pensiero perché non vi siano fraintendimenti e zone d’ombra. Sono disposti, ad esempio, a dialogare con Vaglio, Dell’Angelo Custode, Natalizio se questi personaggi abbandonassero Mellone? Sono disposti a dialogare con chi ad oggi è stato corresponsabile di tutte le sciagurate scelte politiche di Mellone? Se questo è l’intendimento loro e dei gruppi e partiti ai quali fanno riferimento facciano pure.

Se pensano di costruire una armata Brancaleone che” si contamina con tutti pur di vincere” lo dicano senza infingimenti. Abbiano il coraggio e la dignità politica di chiarire il loro progetto. Potranno anche vincere ma non saranno diversi da quelli che oggi avversano.

Centro Studi “Salento Nuovo”