LA RETE MUSEALE NERETINA ADESSO SI STUDIA A UNISALENTO

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La rete museale di Nardò diventa oggetto di studio. In particolare, è il tema di una tesi di laurea sperimentale che sta scrivendo una studentessa ventiseienne originaria di Vietri di Potenza, Rosangela Iovine, iscritta al corso di laurea in “Gestione delle attività turistiche e culturali” della Facoltà di Economia dell’Università del Salento. L’insegnamento nell’ambito del quale il tema della tesi è stato inquadrato e definito è “Management delle aziende culturali”, tenuto dalla docente Francesca Imperiale.

Il titolo del lavoro della studentessa lucana è I musei civici nel comune di Nardò: aspetti manageriali, che punta a fare un’analisi approfondita dello status giuridico e finanziario dei musei neretini, delle strutture che li ospitano, dell’organizzazione, del personale, della normativa di riferimento e del rapporto di ogni museo con il pubblico e con il territorio. Parte del lavoro scaturirà da una serie di interviste che Rosangela Iovine sta conducendo in questi giorni ai responsabili dei soggetti gestori delle strutture (Antonietta Martignano, Filomena Ranaldo, Valeria Dell’Atti, Andrea Barone) e all’assessore con delega ai Musei Mino Natalizio, con l’obiettivo di cogliere differenze, utilità e difficoltà nella gestione dei musei. Il documento finale potrà essere utile anche all’amministrazione comunale in sede di valutazione di nuove scelte e nuovi indirizzi di gestione della crescente rete museale cittadina.

Rosangela Iovine ha deciso di approfondire il tema dei musei neretini dopo aver effettuato nei mesi scorsi un tirocinio universitario di 150 ore presso il Museo della Preistoria di Nardò, ravvisando la particolarità di una rete così diversificata e ricca di spunti di interesse scientifico e culturale e sottoponendo alla propria docente la possibilità di fare una ricerca in tal senso.

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“Sono stata molto sorpresa dal fermento e dal dinamismo dei musei di Nardò – dice Rosangela Iovineche per numero e valenza culturale e scientifica sono un fatto non consueto in una città di queste dimensioni. L’obiettivo della tesi è approfondire gli aspetti gestionali delle strutture, pur essendo in quasi tutti i casi delle esperienze di gestione effettivamente recenti. Credo di poter fare un lavoro che magari potrà servire anche all’amministrazione comunale in sede di pianificazione della gestione futura dei musei. Nardò mi piace molto, è una città viva e da questa rete museale sono convinta possa trarre benefici importanti a livello culturale e turistico”.

La rete museale di Nardò è formata dal Museo della Memoria e dell’Accoglienza (che raccoglie le testimonianze di migliaia di profughi ebrei che tra il 1943 e il 1947 trovarono ospitalità nel territorio di Nardò), dall’Acquario del Salento (che ospita pesci, crostacei, molluschi, echinodermi e molte altre forme di vita marina tipica delle acque del Salento), dal Museo della Preistoria di Nardò (che espone reperti provenienti dalle ricerche archeologiche condotte dagli anni Sessanta in poi nelle grotte di Portoselvaggio, un contesto unico per la ricchezza dei paesaggi e delle testimonianze preistoriche), dal Museo del Mare Antico (che mira alla conoscenza, fruizione e valorizzazione del patrimonio archeologico della costa e delle acque di Nardò), dal Museo della Città e del Territorio (che è sede di un percorso sulla storia di Nardò dal periodo romano sino all’età contemporanea) e dal Museo della Civiltà Contadina (che è dedicato all’attività contadina, alle arti, ai mestieri, alla vita domestica, alle tradizioni popolari della città) .

“Questa tesi – spiega l’assessore Mino Natalizioè un’altra conferma del gran lavoro che stiamo facendo sulla rete museale e della bontà della scelta fatta a favore dei musei e degli attrattori della città. L’asse, di cui parlo spesso, tra la rete museale e il parco di Portoselvaggio è l’autentico punto di forza delle nostre strategie sulla destagionalizzazione e in generale di una Nardò sempre più a vocazione turistica. Ringrazio Rosangela per l’attenzione che dimostra per la nostra città e le faccio un grande in bocca al lupo per il suo percorso di studi”.