UN PATTO DI AMICIZIA CON LA CITTÀ DI SASSUOLO
Il Comune di Nardò stipulerà un patto di amicizia con il Comune di Sassuolo (Modena) al fine di rendere stabile e duraturo il rapporto tra la comunità neretina e quella sassolese e di instaurare relazioni, scambi e azioni di collaborazione. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio comunale dando seguito a una espressa richiesta dei numerosi cittadini neretini residenti da anni nel centro emiliano e alla comune volontà dei due enti.
Negli anni Sessanta e Settanta, infatti, la difficile situazione economica e occupazionale del Mezzogiorno spinse molti a spostarsi verso le realtà del Nord e tantissimi giovani neretini decisero di sfruttare le opportunità del polo nazionale dell’industria della ceramica, dove si stima ci siano oggi oltre quattromila persone originarie di Nardò (tra Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, Modena). Negli anni i contatti tra le due comunità e le rispettive amministrazioni comunali non sono mancati e oggi tutto questo potrà sfociare in un patto istituzionale vero e proprio. L’obiettivo è intensificare i rapporti di collaborazione, gli scambi culturali, gli accordi tra le realtà produttive più importanti dei due centri, lo scambio di prassi per una migliore tutela, fruibilità e valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale delle due città, i contatti fra le rispettive scuole, società sportive, ricreative e culturali e associazioni economiche.
“Il patto – spiega il sindaco Pippi Mellone – ci consente oggi di valorizzare, di trarre profitto in qualche modo dal triste fenomeno dell’emigrazione che qualche decennio fa colpì più o meno tutte le nostre famiglie, compresa la mia. Nel territorio di Sassuolo vivono migliaia di neretini, che vogliamo tenere fortemente ancorati alle loro origini, collaborando e intessendo rapporti fitti con la città e le sue realtà. Tutto questo è oggi possibile grazie all’impegno di amministratori e persone generose come Antonio Cavallo e Antonio Vaglio, che in questi anni hanno costantemente lavorato all’obiettivo. Per noi tutti, l’imperativo categorico è quello di creare le condizioni perché non sia più necessario emigrare per trovare un lavoro”.
“Nel solco del lavoro compiuto da Antonio Cavallo, ho avuto contatti costanti con il sindaco Claudio Pistoni e con i neretini di Sassuolo in questi anni – dice il consigliere delegato ai gemellaggi e ai neretini residenti all’estero Antonio Vaglio – e insieme abbiamo reso concreto questo avvicinamento. Ora, al di là dei formalismi, bisogne riempire di contenuti questo patto, con relazioni e scambi di tipo sociale, cultuale ed economico. Penso ad esempio a esperienze di lavoro dei nostri giovani nella importante realtà produttiva di Sassuolo. Ci tengo a dire che Nardò è orgogliosa dei suoi cittadini a Sassuolo e del contributo di fatica, idee e crescita che in questi decenni hanno dato a quel territorio”.
Come già annunciato, la seduta di ieri del Consiglio è servita ad avere anche il via libera dell’aula (all’unanimità) alla costruzione di un impianto sportivo all’avanguardia che avrà al suo interno anche una piscina. La struttura sorgerà in via Alberto Dalla Chiesa ed è un progetto di Icos Sporting Club s.r.l. – società sportiva tra le più prestigiose in Italia, che ha realizzato la piscina a Lecce e in altre dodici città pugliesi – con un investimento previsto di circa due milioni e mezzo di euro. Il “passaggio” in Consiglio comunale è servito a deliberare il costo base di urbanizzazione, le opere a carico della società richiedente (rete stradale interna all’area di intervento, allaccio alle reti, impianti di illuminazione esterni e interni), la quota di contributo di costruzione, gli oneri di urbanizzazione, il termine di diciotto mesi per l’inizio dei lavori (che decoreranno dal permesso di costruire che il Comune rilascerà entro pochi giorni). A scomputo del contributo di costruzione dovuto, la società proponente potrà realizzare a sue spese il tratto stradale di prolungamento di via Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Il progetto è stato redatto dall’ingegnere Walter Mirarco e dal geometra Antonio Filoni per la parte architettonica e dagli ingegneri Silvia Macchitella, Antonio Caricato e Giovanni Epicoco per la parte impiantistica. Al piano terra saranno ospitati l’area accoglienza e la reception, l’area vasche (una vasca semiolimpionica a otto corsie e una vasca ludico-funzionale), gli spogliatoi, l’area benessere con annessa area studi di medicina dello sport e riabilitazione funzionale, un deposito e un locale di pronto soccorso. Al primo piano invece ci saranno le sale fitness, gli spogliatoi e un altro locale di pronto soccorso. L’impianto coniugherà sport e benessere, dal momento che su una superficie di 2700 metri quadri ospiterà attività sportive e in particolare nuoto a tutti i livelli, oltre a pratiche di rigenerazione e di mental training, percorsi di riabilitazione fisico-motoria e terapie per persone diversamente abili. Il centro avrà anche una valenza sociale perché sarà a disposizione di ragazzi in difficoltà economiche o di disagio familiare.