AL TORRIONE IL “FETICCIO FUTURISTA”

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MANIERI

Due grosse facce squadrate, con l’imponenza delle armature, e due occhi enigmatici fatti di vuoto e di pieno, per esprimere l’importanza di lanciare o cogliere degli sguardi nel nostro patrimonio artistico, architettonico, paesaggistico, da tutelare e valorizzare. Sono queste le “sentinelle del futuro”, immaginate e create dallo scultore del metallo Daniele Dell’Angelo Custode, esposte a ridosso di un torrione del castello Acquaviva d’Aragona.

Le sculture, in corten spessorato, larghe oltre un metro e alte fino a 3 metri, sono state realizzate nel 2017 e già esposte a Matera come complesso scultoreo denominato “Le sentinelle dell’anima” nell’ambito della rassegna Animus et Anima a cui Dell’Angelo Custode ha partecipato come artista ospite nella tappa di avvicinamento a Matera Capitale della Cultura 2019, seguito dalla curatrice Gina Affinito.

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Secondo il curatore e critico d’arte Paolo Marzano le sculture sono “un segno urbano che attrae interesse e si pone a difesa delle enclavi urbane con le quali l’installazione va a confrontarsi, identificandone la necessaria azione di osservazione che, molte volte, dimentichiamo di compiere di fronte ai nostri tesori. Un’opera d’arte parlante, dunque, un’insegna che, in quel particolare posto, indica di guardarsi intorno e godere della città”. Il dialogo tra contesto urbano, patrimonio artistico e architettonico tradizionale e fruitori della città si esplica, dunque, proprio quando l’arte contemporanea, comparendo in luoghi di abituale transito, dà improvvisamente un senso più grande a tutta la bellezza antica che ci circonda e che troppo spesso non si sa ‘vedere per davvero’. Il Feticcio Futurista, allora, ha un occhio che incede nel paesaggio e un altro che ne riceve la sua potenza.

L’installazione resterà fino al 21 settembre.