GRAFFIANTE E IRONICA, TORNA LA VOCE DI NARDÒ
Andiamo a piedi, usiamo la testa. Potrebbe essere questa la sintesi dell’editoriale di Luciano Tarricone dal titolo “Il paesone dei passi perduti”. Un invito a vivere la città in modo sostenibile, per apprezzarne le bellezze architettoniche, pur facendo i conti con le cattive abitudini dei cittadini e la gestione approssimativa del Comune, soprattutto in aree degradate come la 167 e il centro storico, in cui da anni si attende la ZTL, zona a traffico limitato.
Metodi “maoisti” e solo ordinaria amministrazione. Nell’intervista esclusiva a Graziano De Tuglie, che rompe un lungo silenzio, l’ex assessore che tanto aveva contribuito all’elezione di Mellone (che poi la ha sostituito con Mino Natalizio) “boccia” la giunta e racconta retroscena e fatti inediti, dal caso Calabretti alla lottizzazione della Sarparea, dagli accordi con Emiliano al “ripescaggio” degli ex avversari politici.
Il nuovo governo e le contraddizioni dell’accordo 5Stelle-Lega sono al centro della consueta analisi della politica nazionale a cura di “Gongolo”. “Dopo gli 88 giorni più lunghi della storia politico-istituzionale del Paese, passando attraverso fasi convulse durante le quali si è ripetutamente consumato un pesante scontro tra i tentativi prevaricatori di Lega e 5 Stelle”, si legge nell’intervento.
Salentu: lu sule, lu mare, lu jientu. E la tagliaerba. Con ironia don Angelo Corvo scrive le sue “istruzioni per l’uso” per lestate 2018 nelle marine di Nardò. Rumori molesti, esibizionismo e tanto altro nelle critiche dell’opinione di don Angelo che scrive, tra l’altro: “Venite nel Salento, vi aspettiamo a braccia aperte… e adesso scusate, ma devo andare a farmi amico delle guardie…”.
L’era del mellopardo. Severa l’analisi della rubrica “Il raglio dell’asinello”, su alcuni punti cardine delle politiche dell’Amministrazione Mellone che celebra due anni di governo locale. “Perché qualcuno difende l’indifendibile?”, “Non si può giocare con la Salute dei cittadini”, “La Corte dei Conti sbugiarda i campioni della propaganda” e “Fake news o Fes nus?” i quattro capitoli del servizio, supportati da documenti e riferimenti precisi per giungere alla conclusione che “Quindi è cambiato tutto per non cambiare niente. Siamo entrati nell’«era del mellopardo»”.
I contrari generano equilibrio e armonia è il titolo dell’intervento di Fernando Fiorito, una riflessione sulle nuove dinamiche del confronto politico, anche alla luce delle Politiche di marzo.
Quella bastarda della Cultura. Maria Lucia Rocca propone una riflessione sul “bello e il buono della diversità”, rilevando che “gli Italiani del presente puniscono le nuove minoranze “estranee” con gli stessi artifici di cui sono stati innocenti vittime. Poichè esiste, di fatto, anche il monopolio sul dolore e la povertà…”.
Che fine ha fatto la nave di Santa Caterina. Appassionato e ricco di spunti di interesse l’articolo di Raffaele Onorato, del Centro si speleologia sottomarina Apogon, che focalizza l’attenzione sul relitto di una nave oneraria romana del II secolo a.C., la cui scoperta risale a 36 anni fa e sulla necessità di nuove politiche per la tutela e la valorizzazione anche ai fini scientifici e turistici del patrimonio custodito dal nostro mare.
La politica e i tempi nuovi. Una recensione del nuovo libro di Giuseppe Potenza “Indiscrezioni di autonomia locale. Cronaca municipale”, la cui lettura “è esercizio di pazienza, ma alla fine si rimpiange che le pagine, così fitte di suggestioni, di descrizioni, di richiami alla memoria, di provocazioni, siano terminate”.
La Voce di Nardò di giugno 2018 è in distribuzione gratuita nelle edicole della città e dai prossimi giorni disponibile anche in formato pdf sul sito www.lavocedinardo.it con i numeri arretrati