RIZZO LATERALE
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NUOVO REGOLAMENTO PER ZTL E AREE PEDONALI, CONFRONTO CON LA CITTÀ

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MANIERI

Si avvicina una fase di grandi novità per il centro storico di Nardò, che molto presto sarà sensibilmente “alleggerito” dai flussi di circolazione veicolare e portato finalmente a una dimensione in linea con la sua bellezza e la sua fragilità e quindi anche con la necessità di una maggiore vivibilità. È stato predisposto infatti il nuovo regolamento per l’accesso alle zone a traffico limitato e alle aree pedonali del cuore antico della città, per il quale l’amministrazione comunale si è avvalsa del prezioso supporto di Cosimo Chiffi, consulente per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Il regolamento sarà sottoposto alla valutazione di residenti, commercianti, stakeholder, nel corso di un incontro in programma domani, mercoledì 13 giugno, alle ore 19 presso il Chiostro dei Carmelitani e poi per una settimana, durante la quale sarà possibile presentare (tramite posta elettronica) osservazioni, proposte di modifica, suggerimenti, in grado di migliorare il regolamento, così come predisposto. Valutate ed eventualmente acquisite le varie proposte, l’iter del regolamento proseguirà poi con i passaggi amministrativi (essenzialmente nella Commissione consiliare competente e in Consiglio comunale) che porteranno alla sua approvazione. All’incontro di domani interverranno, oltre a Cosimo Chiffi, l’assessore alla Mobilità Ettore Tollemeto e il comandante della Polizia Locale, il tenente colonnello Cosimo Tarantino. Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

MATTIA BANNER 3

“Vogliamo condividere il regolamento con gli interessati e con tutta la città – spiega l’assessore Ettore Tollemetonon solo in questo incontro ovviamente, ma per il tempo che servirà ad accogliere il punto di vista di chi vive nel centro storico, ci lavora o lo frequenta abitualmente. Il regolamento ha un suo impianto già definito e non cambierà nei principi di fondo, ma ovviamente può migliorare con contributi utili e costruttivi. Quello che è certo è che dovrà cambiare profondamente l’approccio di tutti a questa zona della città. Lo dobbiamo al nostro patrimonio e alla nostra identità e anche perché è arrivato il momento di dimostrare che siamo capaci di stare al passo con le città che da molto tempo hanno reso i centri storici luoghi profondamente vivibili”.