IL PARCO URBANO DELL’INCORONATA SI FARÀ, C’È IL PARERE FAVOREVOLE DELL’AUTORITÀ

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L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale sbroglia la matassa e concede il parere favorevole al progetto per la realizzazione di un parco urbano sulla superfice che ha ospitato per circa tre decenni lo scheletro del “nuovo” palazzo di città nei pressi della chiesa dell’Incoronata. Infatti, dopo aver completato a gennaio la demolizione dell’incompiuta (un immobile inutilizzabile e fatiscente, progettato negli anni Settanta, costruito negli anni Ottanta e mai completato), l’amministrazione comunale ha avviato il percorso di riqualificazione dell’area che avrà il suo fulcro nella realizzazione di un grande parco pubblico. Ma la trasformazione dello spazio in un’accogliente area verde si era momentaneamente bloccata per la presenza di un vincolo di “pericolosità idraulica” nel Piano per l’Assetto Idrogeologico. Tuttavia l’Autorità ha accertato, anche grazie al sopralluogo dello scorso 7 marzo e alla consultazione della cartografia storica, che l’area non presenta una depressione morfologica naturale (di cui pure il territorio salentino è ricco), che di fatto avrebbe allungato i tempi per la realizzazione del parco, ma un scavo realizzato dall’uomo nell’ambito dei lavori per la costruzione dell’edificio poi demolito, quindi facilmente colmabile. Circostanza confermata dal fatto che le carte non contemplano la depressione nel periodo antecedente agli anni Ottanta. Una “svista” che il Pai ha conservato per anni e che adesso verrà cancellata – con distinta procedura – con una modifica al Piano da parte della stessa Autorità di Bacino. Il sindaco Pippi Mellone e due tecnici, per settimane costantemente in contatto con i vertici dell’Autorità, si sono recati nei giorni scorsi a Caserta (sede dell’Autorità) per acquisire il responso che oggi rappresenta il “via libera” alla realizzazione del parco.

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La Giunta di Palazzo Personè adesso dovrà autorizzare la ripresa dei lavori di sgretolamento del materiale e riempimento della depressione del terreno (che quindi è antropica e non naturale), che erano stati sospesi, e approvare il progetto esecutivo dell’opera.

L’intervento di rigenerazione urbana porta la firma dell’architetto Elisabetta Ferrocino, del geometra Salvatore Albanese e del geologo Andrea Vitale e ha un costo di 420 mila euro, risorse già previste in Bilancio. Il progetto migliorerà l’estetica dei luoghi e la funzionalità e fruibilità degli spazi, consentirà una revisione e razionalizzazione dei percorsi carrabili e pedonali, oltre che una forte valorizzazione dell’area e di manufatti edilizi di valore storico-culturale presenti nella zona, cioè la chiesa dell’Incoronata con l’annesso convento degli Agostiniani Scalzi, opera di G. Maria Tarantino, fondato nel 1634 sotto il titolo, appunto, di Santa Maria dell’Incoronata. Il parco sarà un’area verde aperta, finalizzata a garantire l’attraversamento pedonale e l’installazione di attrezzature per il gioco e lo sport, nonché l’impianto di vegetazione a basso ed alto fusto. Sentieri pedonali in materiale ecocompatibile e drenante, ad andamento leggermente sinuoso, disegneranno e individueranno vaste aree con differenti funzioni finalizzate allo svago e alla socializzazione. Ci sarà infatti un’area parcheggio al servizio del parco (con aiuole, illuminazione, rastrelliere per biciclette, posti per auto e ciclomotori), un’area giochi per bambini (altalene, scivoli, giochi composti e inclusivi, su superficie antitrauma), un’area fitness, un’area per lo street basket, un campo da bocce e un campo di beach volley (con pavimento in manto sabbioso). Inoltre, è prevista la realizzazione del dog park, distinto in uno spazio per lo sgambettamento dei cani e in uno per agility dog (disciplina cinofilo-sportiva che vede l’animale affrontare una gara a ostacoli, ispirata al percorso ippico). Infine, non mancherà un’area ristoro. Tutti i materiali sono stati scelti in funzione dei criteri della naturalità, del basso impatto e della gradevolezza estetica.

“Il progetto sul parco dell’Incoronata – fa notare il sindaco Pippi Melloneci ha dato l’opportunità di “correggere” il Pai che conteneva un vincolo assurdo e totalmente ingiustificato. Ho seguito personalmente la vicenda e raggiunto (come sempre a mie spese) la sede dell’Autorità di Bacino a Caserta per evitare lungaggini e ostacoli che avrebbero differito la realizzazione del parco. Che invece si farà subito e i cui lavori inizieranno entro qualche mese. Sarà uno degli interventi di rigenerazione urbana più vasti e significativi che la città abbia mai conosciuto. Particolarmente importante in un’area liberata da una bruttura in cemento inaccettabile e destinata domani alla fruizione di migliaia di cittadini, giovani e meno giovani. Mentre facciamo tutto questo, c’è ancora chi dice che avremmo dovuto tenerci l’incompiuta, non fare il parco, insomma tenere la città esattamente nello stato in cui ce l’hanno lasciata. Dimostrando contrarietà con atti e fatti concreti. Dico ai neretini di stare tranquilli, perché non riusciranno neanche questa volta a ostacolarci e a ostacolare Nardò”.