DELL’ANNA SOTTOSCRIVE LE SEI PROPOSTE DELLA COLDIRETTI SALENTINA
L’on Gregorio Dell’Anna candidato al Senato nel collegio plurinominale Puglia 2 capolista per la lista Civica Popolare ha sottoscritto il manifesto politico che Coldiretti Lecce ha proposto, in vista delle elezioni del 4 marzo, ai candidati al Parlamento dei collegi salentini in due incontri pubblici tenuti il 19 febbraio a Surbo ed il 23 febbraio a Lucugnano (Tricase), nel corso dei quali sono state lanciate una serie di proposte strategiche per l’agricoltura.
L’on Gregorio Dell’Anna candidato al Senato nel collegio plurinominale Puglia 2 capolista per la lista Civica Popolare ha sottoscritto il manifesto politico che Coldiretti Lecce ha proposto, in vista delle elezioni del 4 marzo, ai candidati al Parlamento dei collegi salentini in due incontri pubblici tenuti il 19 febbraio a Surbo ed il 23 febbraio a Lucugnano (Tricase), nel corso dei quali sono state lanciate una serie di proposte strategiche per l’agricoltura.
Il primo impegno sottoscritto è stato quello di assumere un sostegno concreto per la rigenerazione agricola e del paesaggio salentino, che passa anche dalla realizzazione di infrastrutture per l’erogazione d’acqua, dal miglioramento della logistica, dalla sicurezza nelle campagne. E poi lo stanziamento di risorse adeguate per la ricerca e assunzione di ruolo strategico del Salento come luogo nel quale realizzare il laboratorio a cielo aperto per la sperimentazione di tutte le soluzioni possibili al contrasto di Xylella fastidiosa.
Gli altri 5 punti del manifesto nazionale di Coldiretti, tutti a costo zero ma estremamente strategici sottoscritti dall’on. Dell’Anna sono:
Etichettatura – In attesa di una ri-armonizzazione del Regolamento europeo con le normative nazionali, l’Italia si impegna a confermare i propri decreti nazionali sull’etichettatura (latte, grano, pasta, riso, derivati del pomodoro) agendo in regime di infrazione, e ad estendere l’obbligo a tutte le filiere in cui è assente, a partire dall’ortofrutta sino alle carni trasformate.
Ministero del cibo – Un’unica regia per il cibo italiano con la creazione di un solo Ministero (come in Francia) che sovraintenda alle politiche del cibo in Italia, a partire dai produttori (agricoltura) per arrivare ai trasformatori, ai distributori e ai consumatori.
Processi di semplificazione – In riferimento agli iter amministrativi e ai processi di autorizzazione, è necessario che lo Stato si concentri sulle sole attività di controllo, valorizzando il ruolo di semplificazione dei Centri di assistenza agricola.
Via il segreto sulle importazioni – Al fine di rendere trasparenti i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, si propone di modificare il d.lgs. 14 marzo 2013, n.33 recante il riordino della disciplina sul diritto di accesso civico di documenti e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni rivolta ad escludere il pregiudizio agli interessi pubblici e agli interessi economici e commerciali delle imprese. Inoltre è opportuna l’istituzione di un Garante per la sorveglianza dei prezzi nel settore agroalimentare.
Legge sui reati agroalimentari – L’approvazione del disegno di legge recante Nuove norme in materia di reati agroalimentari da parte del Comsiglio dei ministri al termine della XVII Legislatura (1 dicembre 2017) suggerisce una immediata riproposizione dell’Iter di approvazione definitiva al fine di rendere effettivo il quadro normativo presentato dalla Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma di reati in materia agroalimentare, istituita presso l’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia con decreto ministeriale 20 aprile 2015.
“Ho sottoscritto il Manifesto Politico della Coldiretti perché conosco quali sono le difficoltà che gli imprenditori si trovano quotidianamente ad affrontare, ma anche le opportunità di un settore che può giocare un ruolo strategico per lo sviluppo del Salento e dell’intera Puglia ma anche per prendere un impegno nei confronti dei coltivatori salentini rispetto a tematiche che sono basilari per il futuro delle imprese.”