RIZZO LATERALE
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FURTI DI ENERGIA ELETTRICA. QUATTRO DENUNCE PER FURTO AGGRAVATO

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MANIERI

Quattro denunce per furto aggravato di energia elettrica. Oltre 70mila euro il valore dell’energia rubata, coinvolte tre attività commerciali e un’abitazione privata.

Negli ultimi mesi, il commissariato di Polizia di Nardò, guidato dal vice-questore Pantaleo Nicolì, ha condotto un’indagine di polizia giudiziaria che ha portato alla denuncia di quattro persone.

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Quattro denunce per furto aggravato di energia elettrica. Oltre 70mila euro il valore dell’energia rubata, coinvolte tre attività commerciali e un’abitazione privata.

Negli ultimi mesi, il commissariato di Polizia di Nardò, guidato dal vice-questore Pantaleo Nicolì, ha condotto un’indagine di polizia giudiziaria che ha portato alla denuncia di quattro persone.

Le attività di indagine sono nate dal riscontro di alcune anomalie inerenti la distribuzione ed il consumo di energia elettrica. Si è dato quindi vita ad una serie di sopralluoghi effettuati da agenti del commissariato e da tecnici dell’Enel. Sorprendente l’esito di pochi mesi di indagine: tre esercizi commerciali e una abitazione privata. Ancora più sorprendente il metodo con cui si rubava l’energia elettrica. In un caso, sul contatore era stato apposto un magnete abilmente occultato in un diffusore deodorante per ambienti. In un altro caso si era by-passato direttamente il contatore mediante un cavo che portava l’energia all’interno dell’esercizio pubblico.

Il sistema tecnologicamente più evoluto è risultato quello realizzato dal proprietario di una abitazione privata. Il cavo era collegato a un dispositivo elettronico comandato da un interruttore che permetteva di volta in volta di inserire o disinserire il ponte elettrico, completamente murato e invisibile dall’esterno. In sostanza, in caso di controlli il proprietario premendo il pulsante avrebbe potuto inserito o disinserito il contatore a suo piacimento. Dai conteggi effettuati da Enel Distribuzione, infine, i quattro denunciati dovranno restituire l’equivalente del valore dell’energia elettrica sottratta che ammonta complessivamente ad oltre 72mila euro.