AMMINISTRATORI IN GUANTI E GREMBIULE PER SERVIRE LA CENA DI NATALE

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MANIERI

Cinquanta persone indigenti della città sono state invitate a cena ieri sera dal sindaco, dagli assessori e dai consiglieri di Palazzo Personè che hanno voluto donare a questi concittadini meno fortunati il conforto di una serata in serenità a pochi giorni dal Natale.

Cinquanta persone indigenti della città sono state invitate a cena ieri sera dal sindaco, dagli assessori e dai consiglieri di Palazzo Personè che hanno voluto donare a questi concittadini meno fortunati il conforto di una serata in serenità a pochi giorni dal Natale.

MATTIA BANNER 3

cena0Gli amministratori non hanno solo offerto la cena, ma in perfetta tenuta da sala, hanno servito le portate ai tavoli, ripetendo così l’iniziativa dello scorso anno. La cena solidale si è tenuta presso La dispensa dei raccomandati, un locale del centro storico, a pochi passi da piazza Salandra. Le cinquanta persone indigenti sono state individuate dagli uffici del settore Servizi Sociali. Tra i presenti anche il vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli, mons. Fernando Filograna, che ha accettato l’invito del sindaco Pippi Mellone e ha salutato i presenti con parole cariche di speranza e di coraggio in questi giorni molto intensi. Poca professionalità, ma certamente tanto impegno e soprattutto il buon cuore degli amministratori, insieme alla alla gioia della convivialità degli ospiti, hanno caratterizzato un momento che sta diventando una felice consuetudine e che è emblematico degli sforzi che la città può fare per gli “ultimi”.

“Come lo scorso anno – ha detto il sindaco Pippi Melloneci siamo ritrovati con tanti concittadini, con Sua Eccellenza, mons. Filograna, con i consiglieri di maggioranza e gli assessori della mia giunta, per questa bella iniziativa che restituisce il senso di comunità: una cena solidale, per la quale indossiamo guanti e grembiule e serviamo ai tavoli tante persone meno fortunate, che ringrazio per la dignità con cui hanno accettato l’invito. Grazie anche a Davide Paglialunga e a “La dispensa dei raccomandati” per la cortese ospitalità”.