L’amministrazione comunale di Nardò respinge con forza la prospettiva di nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. La questione è quella dell’autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia di Lecce per la realizzazione e gestione di un impianto per il trattamento di RAEE e messa in riserva di rifiuti speciali pericolosi e non, sito nella zona industriale di Nardò e Galatone (in agro proprio del comune di Galatone).
L’amministrazione comunale di Nardò respinge con forza la prospettiva di nuovi impianti privati di gestione dei rifiuti sul territorio. La questione è quella dell’autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia di Lecce per la realizzazione e gestione di un impianto per il trattamento di RAEE e messa in riserva di rifiuti speciali pericolosi e non, sito nella zona industriale di Nardò e Galatone (in agro proprio del comune di Galatone).
“Siamo assolutamente convinti – spiega chiaramente l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – che qualsiasi impianto per la gestione dei rifiuti debba essere di natura pubblica o, in estrema ratio, di natura pubblico-privata. Ciò, tra le altre cose, ci consentirebbe di calmierare i costi della bolletta dei rifiuti che a causa dell’impiantistica, nella stragrande maggioranza dei casi in mano ai privati, finora ha prodotto tariffe che stanno diventando insostenibili per la maggior parte dei cittadini. Questa vicenda non ci ha coinvolti direttamente, ma naturalmente non ci lascia indifferenti e siamo pronti a respingere, nelle sedi e con gli strumenti opportuni, la prospettiva di un nuovo impianto privato tra Nardò e Galatone”.
“I nostri territori – ribadisce il sindaco Pippi Mellone – hanno ospitato e ospitano impianti per i rifiuti di natura privata con problemi per i cittadini e per il territorio e vantaggi solo per le imprese. Noi vogliamo e dobbiamo rovesciare la piramide e far sì che i benefici siano per i cittadini delle nostre comunità che, oltre alle bollette molto salate, finora hanno sofferto i disagi e le criticità ambientali causati dagli impianti, con ferite ancora aperte come quelle della discarica di Castellino che se fosse stata pubblica avremmo avuto già l’opportunità di gestire e chiudere in sicurezza. Per quanto ci riguarda, quindi, solo impianti pubblici davvero utili a risolvere le problematiche della corretta gestione dei rifiuti prodotti dalle nostre comunità. Daremo battaglia contro questa nuova opera nella zona industriale di Nardò e Galatone”.