Adozione e adozione a distanza dei cani ricoverati nei canili saranno adesso più facili grazie a un apposito Regolamento con cui l’amministrazione comunale ha voluto disciplinare la possibilità che i cittadini adottino appunto un cane, riducendo il sovraffollamento dei canili e i relativi costi a carico dell’ente, migliorando sensibilmente il benessere degli animali che finiscono in famiglie consapevoli e responsabili, limitando i costi del randagismo a carico della collettività. Attualmente, infatti, il Comune di Nardò ha in carico circa 250 cani presso i canili di Corigliano d’Otranto, Castrì di Lecce e Casarano e la spesa sostenuta per il loro mantenimento rappresenta un onere piuttosto pesante.
Adozione e adozione a distanza dei cani ricoverati nei canili saranno adesso più facili grazie a un apposito Regolamento con cui l’amministrazione comunale ha voluto disciplinare la possibilità che i cittadini adottino appunto un cane, riducendo il sovraffollamento dei canili e i relativi costi a carico dell’ente, migliorando sensibilmente il benessere degli animali che finiscono in famiglie consapevoli e responsabili, limitando i costi del randagismo a carico della collettività. Attualmente, infatti, il Comune di Nardò ha in carico circa 250 cani presso i canili di Corigliano d’Otranto, Castrì di Lecce e Casarano e la spesa sostenuta per il loro mantenimento rappresenta un onere piuttosto pesante.
I cani adottabili sono quelli ritrovati sul territorio comunale e ricoverati in questi canili, che hanno completato tutti i controlli sanitari e i trattamenti previsti dalla normativa regionale (comprese sterilizzazione e castrazione). L’adozione è consentita a persone maggiorenni, residenti in Italia, che non abbiano subito (né lui, né i suoi familiari) condanne penali per delitti contro il sentimento degli animali o per maltrattamento degli stessi, che non siano destinatari di provvedimenti restrittivi nella detenzione di animali e che prendano formalmente una serie di impegni sulla custodia, la pulizia e la garanzia di salute del cane. Al fine di favorire le adozioni il Regolamento prevede che il Comune assicuri un rimborso per le spese veterinarie e l’acquisto di cibo (debitamente documentate con ricevute fiscali intestate alll’adottante) nella misura massima di 500 euro per il solo primo anno. Il Regolamento prevede anche la possibilità dell’adozione-sostegno a distanza, con l’obiettivo di permettere alle persone che vogliono un cane, ma che non sono in condizioni di tenerlo, di stabilire comunque un rapporto con l’esemplare da loro scelto coprendo le spese mensili o annuali di alimentazione.
La scelta del cane da adottare può essere fatta, com’è noto, attraverso www.nardog.it, la piattaforma web che “ospita” i cani del Comune di Nardò ricoverati nei tre canili e in attesa di una nuova “casa”. Il portale, realizzato dall’associazione “Mai più randagio” con il sostegno del Comune di Nardò, è costituito da una serie di schede contenenti i dati dei cani (sesso, taglia, numero microchip, foto, ecc.) grazie alle quali scegliere (anche con una semplice ricerca per caratteristiche) il proprio “cucciolotto”.
Chi è interessato all’adozione o all’adozione a distanza dovrà compilare apposita domanda, indicando il numero identificativo del cane scelto e avviando la pratica di adozione (istruita in collaborazione con il servizio veterinario della Asl), che potrà essere accettata o respinta. Il testo integrale del regolamento e la domanda sono disponibili al link https://goo.gl/ygaQni.
“Questo Regolamento – spiega il consigliere delegato al Randagismo Gianluca Fedele – è frutto di un lavoro lungo e complesso per il quale devo ringraziare, tra gli altri, il comandante Tarantino e il maresciallo Francone. In questo periodo ho avuto modo di scoprire il dramma degli abbandoni dei cani sul nostro territorio. Decine e decine di esemplari, specie nel periodo estivo, lasciati al loro triste destino. Questa amministrazione ha deciso di offrire loro l’opportunità di lasciare le deprimenti gabbie a vantaggio di luoghi certamente più caldi e accoglienti. Abbiamo fatto un censimento, per la prima volta dopo dieci anni, abbiamo messo in piedi una piattaforma web, abbiamo stilato e approvato questo Regolamento, che aiuterà i cani e farà risparmiare l’ente e la collettività”.