BORGIA, SENOLOGIA, DIRIGENTI. TONY ROMANO RISPONDE ALL’OPPOSIZIONE
L’opposizione neretina si riscopre battagliera contro gli interessi dei neretini e si compatta con i soliti giornali filo-opposizione, il solito portale di bufale e notizie inventate, qualche movimento di tre persone e qualche “centro studi” monoposto, nonché con i soliti baroni della politica, ai quali si sono aggiuntai i Cinque Stelle, che forti dei disastri amministrativi romani e dell’esperienza degli assessori settimanali, ora vanno in giro a dare lezioni.
L’opposizione neretina si riscopre battagliera contro gli interessi dei neretini e si compatta con i soliti giornali filo-opposizione, il solito portale di bufale e notizie inventate, qualche movimento di tre persone e qualche “centro studi” monoposto, nonché con i soliti baroni della politica, ai quali si sono aggiuntai i Cinque Stelle, che forti dei disastri amministrativi romani e dell’esperienza degli assessori settimanali, ora vanno in giro a dare lezioni.
In questo piccolo mare di sigle i vari Siciliano, Falangone, Piccione non perdono occasione per dimostrare quanto siano figli, nipoti e pronipoti di quella Nardò forte con i deboli e debole con i forti, che ha permesso lo smembramento della città.
Si guardi al caso Borgia. In quasi un secolo di gestione del cimitero comunale non hanno mai avuto un controllo mentre l’unica cosa certa era il canone carissimo pagato dai cittadini. Che faccia tosta! Spieghino i figli del passato perché a Nardò si paga così tanto e poi parlino del resto!
Si guardi al caso “dirigenti”. Ovunque questi ruotano di posizione. Solo a Nardò diventa lesa maestà spostare un dirigente da un settore all’altro! Solo con l’amministrazione Mellone, dopo decenni, questa rotazione è accaduta e naturalmente l’opposizione ha strillato.
Spieghino cosa li spinge a volere sempre gli stessi dirigenti nello stesso ruolo e poi parlino del resto!
Si guardi all’Ospedale di Nardò. L’ospedale è diventato “ex” nelle loro mani! Per decisione politica, in anni in cui la politica di Nardò contava poco meno di nulla. E lo dovrebbero sapere bene… visto che non si contano i parenti di ex amministratori negli uffici dell’Ospedale.
Anni in cui “li spierti”, quelli che ora danno lezioni giornaliere di tuttologia, non sono riusciti ad ottenere nulla nonostante l’impegno del comitato locale a difesa dell’ospedale.
Spieghino… anzi no. Non spieghino nulla. Sull’Ospedale dovrebbero fare solo silenzio!
Perché nell’ospedale dei neretini, declassato a “presidio sanitario territoriale”, da qualche giorno è attivo un centro dove è già possibile ricevere servizi in maniera continuativa!
E l’opposizione che fa? Festeggia? Ma neanche per sogno!
Il modus operandi è sempre lo stesso: partono con la serie dei soliti cinque comunicati, che non dicono nulla di serio e di utile, e poi iniziano a commentarsi l’un l’altro come al bar. La rabbia di chi ha perso il potere è, evidentemente, troppo grande, corrosiva e velenosa!
Il nuovo spazio di Senologia clinica, se ne facciano una ragione lì all’opposizione, serve il territorio con un servizio fondamentale, rafforzando la sanità territoriale in stretta collaborazione con la rete ospedaliera. Il Salento, tra impianti inquinanti e discariche autorizzate sempre dalla vecchia politica, soffre di una crescente propensione alle malattie tumorali. Tra le malattie tumorali i tumori al seno hanno avuto una impennata senza precedenti, così come denunciato dai medici.
Col rafforzamento della Sezione di Senologia a Nardò andiamo nella direzione giusta: ovvero verso lo screening di massa.
Per questo dobbiamo ringraziare il nuovo direttore dell’Ospedale, Oronzo Borgia, la direttrice della Asl Lecce, Silvana Melli e, per la parte politica, il Sindaco Mellone e il Presidente della Regione Michele Emiliano.