Dopo un mese e mezzo trascorso all’estero l’anziana donna, ha 74 ed è vedova da soli tre mesi, è rientrata nella sua abitazione in via Montegrappa ma ha tanta voglia di chiedere giustizia e, soprattutto, maggiore vigilanza e tutela nella sua città.
“Il mio è un grido di dolore perché le persone sole rischiano davvero di fare una brutta fine” dice Anna Giaffreda che ha appena finito di riassettare la sua abitazione devastata dai malviventi.
“Ero in Germania – racconta – quando è giunta la telefonata che qualcuno era entrato in casa mia rubandomi tutto. Ho avuto necessità di un ricovero in Cardiologia per lo spavento. Anche se a distanza ho tentato di fare qualcosa, di avvisare le forze dell’ordine ma nessuno era disponibile ad un sopralluogo. Era il 20 di agosto e posso comprendere che ci sia stata carenza di personale a cusa delle ferie ma sappiano tutti che, in questo modo, il cittadino si sente solo e abbandonato”. Sono alcuni vicini e conoscenti che la avvisano di quello che è accaduto e le spediscono le immagini della sua casa depredata. E’ arrabbiatissima perché nessuno, quel giorno, era disponibile per un sopralluogo: non c’erano auto disponibili e nemmeno divise che potessero raggiungere casa sua. Così, a tanta distanza, si è sentita impotente e abbandonata dalle istituzioni italiane.
Le sono stati rubati tre televisori e diversi effetti personali, le porte sul davanti e sul retro spaccate in più punti e gettate giù. Portati via anche i pacchi di pasta e altre provviste. “Chiedo al sindaco meno parole e più fatti per la sicurezza delle persone – conclude – perché è questa l’esigenza più sentita e diffusa da persone anziane e sole come me che, ormai, hanno anche il terrore di vedere chi è quando suonano al campanello”.