L’IPOCRISIA COME FACCIATA, L’ADULAZIONE COME METODO: DOVE CI POTRÀ CONDURRE LA NOSTRA SOCIETÀ?

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MANIERI

Ci sono delle professioni dove l’ IPOCRISIA può essere considerata un pregio e sicuramente la Politica è un’arte dove può esprimere tutte le sue qualità.

Purtroppo, negli ultimi decenni, stiamo assistendo a un declino delle istituzioni e dei personaggi che ruotano intorno a queste che non si era mai riscontrato prima d’ora.

Le ideologie, ormai piegate agli opportunismi più biechi, sono state riposte in un cassetto per essere rispolverate secondo logiche di interesse volte a ottenere maggiori consensi.

I partiti e le comunità che una volta erano contenitori di idee e luoghi dove far crescere, la propria persona, sia singolarmente che collettivamente con il dialogo, le opinioni, oltre che a ricercare quella voglia innata di poter scrivere una pagina di storia, oggi, sono rimaste aule vuote dove il singolo individuo esprime, attraverso i social o le televisioni, le proprie convinzioni facendole passare come desiderio di tutti.

L’Egocentrismo la fa da padrone in un mondo ormai dove l’IO imperante dimostra la propria FORZA sotto la quale i giovani moderni cercano subito protezione.

Una sorta di ritorno al mondo primordiale dove la legge del branco dettava le proprie condizioni ed era riconosciuta da tutti.

In questa forma di società, che si è venuta a creare, un ruolo di rilievo è occupato dagli ADULATORI, persone che pur di raggiungere l’obiettivo sono disposte a rendere omaggio anche al peggiore dei nemici.

Queste figure sono le preferite in tutte le categorie professionali o ambienti di lavoro dove esiste una gerarchia da scalare per arrivare all’apice del progetto.

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Così giornalmente capi ambiziosi e arrivisti consapevoli preferiscono chiamare a collaborare persone “fedeli” e “abili” nell’arte adulatoria senza tenere conto dei loro meriti, mettendo in atto un metodo di selezione che a volte sfiora anche la manipolazione del personale da cui attingere.

Purtroppo la scuola in questo campo è stata cattiva maestra e già da bambini ci ha insegnato a dover scrivere o esprimere pensieri seguendo la strada tracciata dal proprio insegnante per ottenere il massimo dei voti, contraddire il pensiero di chi ha il comando delle operazioni molto spesso significa ottenere risultati negativi ed essere messo ai margini della società in cui si opera.

Questo modo di agire, che esalta l’IPOCRISIA, a lungo andare, però, può ritorcersi contro chi lo utilizza come stile di vita, perché si entra in un vortice alimentato da falsità, illazioni, sorrisi di circostanza da cui è impossibile uscirne fuori.

I pochi che hanno la fortuna di trovarsi al di fuori di quel circolo vizioso, possono valutare con più attenzione i vari passaggi di questi Saltimbanco di professione e comprendere, dal di fuori, il vero valore di queste figure che il Sommo Poeta vede condannati, negli Inferi, alla pena eterna di dover indossare un mantello dorato e luccicante sulla superficie, ma, di piombo e pesante nella sostanza.

Dove ci potrà portare un comportamento simile?

Nella nostra città questo modello risulta vincente e sta ottenendo risultati, almeno nell’apparenza, che dimostrano come si possono ottenere consensi mistificando risultati non ancora raggiunti.

Gli Adulatori spuntano come funghi e si iscrivono, di continuo, nelle scuole dove insegnano l’Ipocrisia come materia principale, ben felici di poter ottenere, alla fine del percorso, dei grossi risultati.

Come riuscire a spezzare questa infinita catena che ci costringe ad indossare una maschera per tutta la vita?

Forse il cinema ci ha fornito inconsapevolmente la chiave: Matrix altro non era che un mondo virtuale dove si poteva decidere di vivere una vita felice non propria, molti si accontentano di questo, ma, pochi, gli audaci combattono senza sosta pur di ottenere una realtà che sia più vicina alle esigenze dell’UOMO così come è stato concepito da Colui che ha disegnato l’intero pianeta.

Aladino Aloisi