Si è chiusa nei giorni scorsi Nardò Incanta, il programma di appuntamenti di spettacolo e culturali dell’amministrazione comunale per l’estate 2017, che ha reso la città per tre mesi una passerella di grandi nomi della musica, della cultura, dello spettacolo, ma anche uno scrigno di piccole, interessanti e seguitissime iniziative, e che ha rappresentato un attrattore formidabile per ogni genere di visitatore. Il bilancio è estremamente positivo e il sindaco Pippi Mellone commenta con parole di grande soddisfazione.
“La strada è tracciata – spiega il primo cittadino – ed è quella di portare la città a guadagnare una visibilità ed un appeal che non ha mai avuto. Questo ci consentirà di essere attrattivi anche lontano dal segmento tipicamente estivo e di avere la forza e la libertà di compiere scelte che favoriscono una selezione degli arrivi e delle visite che non siano di massa e caotiche. Il brand che abbiano scelto, Nardò365, racchiude un po’ tutto questo, cioè l’essenza di un posto visitabile tutto l’anno e che offre diversi motivi di interesse. Del resto, i giornalisti, blogger e influencer giunti nella nostra città per il press tour “Racconti di bellezza”, hanno scritto di un luogo affascinante, dove c’è poesia e cultura, pace e tranquillità, un contesto urbano e naturale che ha un viso umano e che invita alla meditazione.
Il ricco programma di “Nardò Incanta” è servito proprio ad “accendere” il territorio, a sorprendere positivamente i neretini e chi viene da fuori, a rafforzare il peso del nostro territorio nei circuiti turistici e culturali del Salento e della Puglia. I contrattempi sono stati pochissimi e comunque li abbiamo risolti. Momenti come il Salento Book Festival, Battiti, la tappa della Notte della Taranta, Circonauta, la mini stagione concertistica, il teatro a Torre Nova, la Cavalcata Storica, tutti nella stessa rassegna, sono qualcosa di eccezionale per questa città. Nomi come Lorella Cuccarini, Andy Luotto, Edoardo Albinati, Antonio Caprarica, Andrea Scanzi, Selvaggia Lucarelli, Federico Buffa, Peppe Vessicchio, Enzo Avitabile, Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, The Giornalisti, Paola Turci e gli altri attesissimi ospiti di Battiti, hanno reso l’estate 2017 l’estate più bella che Nardò ricordi. Non dimentico la miriade di piccole cose che hanno arricchito il calendario ed esteso a dismisura le occasioni di svago e di cultura. Abbiamo avuto migliaia di presenze se facciamo il conto di tutti gli appuntamenti e un ritorno eccezionale sia di tipo televisivo, come è successo grazie a Battiti, alla Taranta e a contenitori come “Sì viaggiare” del Tg2, sia sul web, con le parole al miele per Nardò sui social network da parte dei maggiori protagonisti della scena artistica nazionale che sono stati nostri ospiti. Nelle prossime settimane presenteremo anche il dato delle presenze turistiche e so già che sono numeri molto positivi. Certo, si può fare meglio e ottimizzare i servizi, rendere il contesto ancora più accogliente, ma questo è il frutto dell’enorme lavoro di semina che stiamo facendo un po’ in tutti i settori.
Abbiamo fatto tutti uno sforzo straordinario – continua il sindaco Pippi Mellone – e l’elenco dei ringraziamenti è molto lungo, a cominciare dagli stessi cittadini che, tranne qualcuno in evidente e imbarazzante malafede, hanno avuto la maturità di capire che così si può crescere e che qualche sacrificio ci può stare. Mi piace ricordare in questa occasione anche il grande impegno e la disponibilità del Corpo di Polizia Locale e del comandante Cosimo Tarantino, che ringrazio di cuore, il cui lavoro è stato decisivo per gestire al meglio tutte le situazioni e gli eventi con grande richiamo di pubblico, addirittura una cosa come Battiti, con circa venti mila presenze, una serata straordinaria che Nardò non aveva mai conosciuto.
Adesso – conclude – chiudiamo questo bilancio e guardiamo avanti. Ci avviamo alla fine di settembre e il centro storico e le marine sono ancora affollate di deliziosi turisti estasiati dalle nostre bellezze. Segno concreto di una destagionalizzazione che è non è più un mucchio di inutili parole, ma concreta realtà”.